Messale Romano

Anno C - Domenica XXX

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Antifona d'Ingresso  Sal 104,3-4
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
 

Lætétur cor quæréntium Dóminum.

Quærite Dóminum, et confirmámini,

quærite fáciem eius semper.
 
Colletta

Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, f
a' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore...

Omnípotens sempitérne Deus, da nobis fídei, spei et caritátis augméntum, et, ut mereámur ássequi quod promíttis, fac nos amáre quod præcipis. Per Dóminum...

 
Oppure:

O Dio, tu non fai preferenze di persone e ci dai la certezza che la preghiera dell'umile penetra le nubi; guarda anche a noi come al pubblicano pentito, e f
a' che ci apriamo alla confidenza nella tua misericordia per essere giustificati nel tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura  Sir 35, 12-14.16-18
La preghiera dell'umile penetra le nubi.

Dal libro del Siracide
Il Signore è giudice
 e non v'è presso di lui preferenza di persone. 
Non è parziale con nessuno contro il povero, 
anzi ascolta proprio la preghiera dell'oppresso. 
Non trascura la supplica dell'orfano 
né la vedova, quando si sfoga nel lamento. 
Le lacrime della vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi venera Dio sarà accolto con benevolenza, 
la sua preghiera giungerà fino alle nubi. 
La preghiera dell'umile penetra le nubi, 
finché non sia arrivata, non si contenta; 
non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto, 
rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità. 

Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 33
Giunge al tuo volto, Signore, il grido del povero.

Benedirò il Signore in ogni tempo, 
sulla mia bocca sempre la sua lode. 
Io mi glorio nel Signore, ascoltino gli umili e si rallegrino. 

Il volto del Signore contro i malfattori, 
per cancellarne dalla terra il ricordo. 
Gridano i poveri e il Signore li ascolta, 
li salva da tutte le loro angosce. 

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, 
egli salva gli spiriti affranti. 
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi, 
chi in lui si rifugia non sarà condannato. 

Seconda Lettura
  2 Tm 4,6-8.16-18
Ora mi resta solo la corona di giustizia. 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Carissimo, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. 
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone. Il Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. 


Canto al Vangelo  Cf Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.

Alleluia.

  

  
Vangelo  Lc 18, 9-14
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 
Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. 
Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato». 

 

Sulle Offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest'offerta, espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

 
Réspice, quæsumus, Dómine, múnera quæ tuæ offérimus maiestáti, ut, quod nostro servítio géritur, ad tuam glóriam pótius dirigátur. Per Christum..

 
Antifona alla Comunione  Sal 19,6
Esulteremo per la tua salvezza
e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio.
 

Lætábimur in salutári tuo,

et in nómine Dei nostri magnificábimur.

 
Oppure:  Ef 5,2
Cristo ci ha amati:
per noi ha sacrificato se stesso, offrendosi a Dio
in sacrificio di soave profumo.

 
Christus diléxit nos,

et trádidit semetípsum pro nobis,

oblatiónem Deo in odórem suavitátis.

 
Oppure:
  Lc 18,13-14
Il pubblicano diceva:
«O Dio, abbi pietà di me peccatore».
E tornò a casa sua giustificato.
 
Dopo la Comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.


Perfíciant in nobis, Dómine, quæsumus, tua sacraménta quod cóntinent, ut, quæ nunc spécie gérimus, rerum veritáte capiámus. Per Christum..

 

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