Messale Romano

21 Settembre - San Matteo - apostolo ed evangelista

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Antifona d'Ingresso  Cf Mt 28,19-20
Dice il Signore:
«Andate, predicate il Vangelo a tutte le genti,
battezzatele e insegnate loro a osservare
tutte le cose che vi ho comandato».

 
Eúntes, docéte omnes gentes, baptizántes eos, et docéntes eos serváre ómnia quæcúmque mandávi vobis, dicit Dóminus.

 
Colletta

O Dio, che nel disegno della tua misericordia, hai scelto Matteo il pubblicano e lo hai costituito apostolo del Vangelo, concedi anche a noi, per il suo esempio e la sua intercessione, di corrispondere alla vocazione cristiana e di seguirti fedelmente in tutti i giorni della nostra vita. Per il nostro Signore...

 
Deus, qui ineffábili misericórdia beátum Matthæum ex publicáno Apóstolum es dignátus elígere, da nobis, eius exémplo et intercessióne suffúltis, ut, te sequéntes, tibi fírmiter adhærére mereámur. Per Dóminum.

 
LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
  Ef 4, 1-7. 11-13
Cristo ha stabilito alcuni come apostoli, altri come evangelisti.
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. 
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 
E' lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. 


Canto al Vangelo
  Dal Salmo 18
Risuona in tutto il mondo la parola di salvezza.

I cieli narrano la gloria di Dio, 
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento. 
Il giorno al giorno ne affida il messaggio 
e la notte alla notte ne trasmette notizia. 

Non è linguaggio e non sono parole
di cui non si oda il suono. 
Per tutta la terra si diffonde la loro voce 
e ai confini del mondo la loro parola. 


Canto al Vangelo
  Mc 2,17
Alleluia, alleluia.

Non sono i sani che hanno bisogno del medico,
dice il Signore;
non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori.

Alleluia.

  

  
Vangelo 
Mt 9, 9-13

Gesù gli disse: Seguimi. Ed egli si alzò e lo seguì.
 

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco elle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. 
Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 
Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 
Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 
Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». 

Sulle Offerte
Veniamo a te, Signore, con offerte e preghiere, celebrando la memoria di san Matteo; guarda benigno la tua Chiesa e custodiscila nella fede, che gli Apostoli hanno propagato con l'annunzio del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

 
Memóriam beáti Matthæi recenséntes, preces et hóstias tibi, Dómine, deférimus, supplíciter exorántes, ut Ecclésiam tuam benígnus aspícias, cuius fidem Apostolórum prædicatiónibus nutrivísti. Per Christum.

 
Prefazio degli Apostoli II
La Chiesa fondata sugli Apostoli e sulla loro testimonianza.

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
 
Tu hai stabilito la tua Chiesa
sul fondamento degli Apostoli,
perché sia, attraverso i secoli,
segno visibile della tua santità,
e in nome tuo trasmetta agli uomini
la verità che sono via al cielo.
 
Per questo mistero di salvezza,
uniti a tutti gli angeli,
proclamiamo nel canto la tua gloria.
 
Santo, Santo, Santo ...

 
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: per Christum Dóminum nostrum. Quóniam Ecclésiam tuam in apostólicis tribuísti consístere fundaméntis, ut signum sanctitátis tuæ in terris manéret ipsa perpétuum, et cæléstia præbéret cunctis homínibus documénta. Quaprópter nunc et usque in sæculum cum omni milítia Angelórum devóta tibi mente concínimus, clamántes atque dicéntes:
 
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.

 
Antifona alla Comunione 
Mt 9,9-13
Dice il Signore:
«Non sono venuto a chiamare i giusti
ma i peccatori».

 
Non veni vocáre iustos, sed peccatóres, dicit Dóminus.

 
Dopo la Comunione
O Padre, tu ci fai rivivere nell'Eucaristia l'esperienza gioiosa di san Matteo, che accolse come ospite il nostro Salvatore; f
a' che possiamo sempre recuperare le nostre energie alla mensa di colui che è venuto a chiamare a salvezza non i giusti, ma i peccatori, Gesù Cristo, nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 
Salutáris gáudii partícipes, Dómine, quo lætus Salvatórem in domo sua convívam beátus Matthæus excépit, da, ut cibo semper reficiámur illíus, qui non iustos sed peccatóres vocáre venit ad salútem. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum.

 

 

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