Messale Romano

Anno pari - Tempo ordinario

Lunedì settimana XXVI

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Antifona d'Ingresso  Dn 3,31.29.30.43.42
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi 
l'hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia.


Omnia, quæ fecísti nobis,

Dómine, in vero iudício fecísti,

quia peccávimus tibi, et mandátis tuis non obodívimus;

sed da glóriam nómini tuo,

et fac nobíscum secúndum multitúdinem misericórdiæ tuæ.

 
Colletta

O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore.


Deus, qui omnipoténtiam tuam parcéndo máxime et miserándo maniféstas, multíplica super nos grátiam tuam, ut, ad tua promíssa curréntes, cæléstium bonórum fácias esse consórtes. Per Dominum.

 
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura 
  Gb 1, 6-22
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore!

Dal libro di Giobbe
Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». 
Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». Satana rispose al Signore e disse: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla? Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda sulla terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!». Il Signore disse a satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore. 
Ora accadde che un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del fratello maggiore, un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, quando i Sabèi sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo». 
Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo». 
Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldèi hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo». 
Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore, quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo». 
Allora Giobbe si alzò e si stracciò le vesti, si rase il capo, cadde a terra, si prostrò e disse: 
«Nudo uscii dal seno di mia madre, e nudo vi ritornerò. 
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, 
sia benedetto il nome del Signore!». 
In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.  

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 16
Volgiti a me, Signore: ascolta la mia preghiera.


Accogli, Signore, la causa del giusto, 
sii attento al mio grido. 
Porgi l'orecchio alla mia preghiera: 
sulle mie labbra non c'è inganno. 

Venga da te la mia sentenza, 
i tuoi occhi vedano la giustizia. 
Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, 
provami al fuoco, non troverai malizia. 
La mia bocca non si è resa colpevole.

Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta; 
porgi l'orecchio, ascolta la mia voce, 
mostrami i prodigi del tuo amore: 
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.        

Canto al Vangelo 
  Cf Zc 9,9 
Alleluia, alleluia.

Esulta, popolo di poveri,
ecco, a te viene, umile, il tuo Salvatore.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 9, 46-50
Chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. 
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». 
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». 
 

Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest'offerta della tua Chiesa fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.
 

Concéde nobis, miséricors Deus, ut hæc nostra oblátio tibi sit accépta, et per eam nobis fons omnis benedictiónis aperiátur. Per Christum..

 
Antifona alla Comunione 
Sal 118,49-50
Ricorda, Signore, 
la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza
nella mia miseria essa mi conforta.
 

Meménto verbi tui servo tuo, Dómine,

in quo mihi spem dedísti;

hæc me consoláta est in humilitáte mea.

 
Oppure:  1 Gv 3,16
Da questo abbiamo conosciuto l'amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
 

In hoc cognóvimus caritátem Dei:

quóniam ille ánimam suam pro nobis pósuit;

 et nos debémus pro frátribus ánimas pónere.

  

Dopo la Comunione
Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

 
Sit nobis, Dómine, reparátio mentis et córporis cæléste mystérium, ut simus eius in glória coherédes, cui, mortem ipsíus annuntiándo, compátimur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..
  

 

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