Messale Romano

Anno pari - Tempo ordinario

Sabato settimana XI

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Antifona d'Ingresso  Sal 26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
 

Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te.

Adiútor meus esto, ne derelínquas me,

neque despícias me, Deus salutáris meus.

 
Colletta

Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore...
 

Deus, in te sperántium fortitúdo, invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut, in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne placeámus. Per Dóminum.

  
LITURGIA DELLA PAROLA

 
Prima Lettura
   2 Cr 24, 17-25
Avete ucciso Zaccarìa tra il tempio e l'altare.

Dal secondo libro delle Cronache
Dopo la morte di Ioiada, i capi di Giuda andarono a prostrarsi davanti al re, che allora diede loro ascolto. Costoro trascurarono il tempio del Signore Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri e gli ìdoli. Per questa loro colpa si scatenò l'ira di Dio su Giuda e su Gerusalemme. Il Signore mandò loro profeti perché li facessero ritornare a lui. Essi comunicarono loro il proprio messaggio, ma non furono ascoltati. 
Allora lo spirito di Dio investì Zaccarìa, figlio del sacerdote Ioiada, che si alzò in mezzo al popolo e disse: «Dice Dio: Perché trasgredite i comandi del Signore? Per questo non avete successo; poiché avete abbandonato il Signore, anch'egli vi abbandona». Ma congiurarono contro di lui e per ordine del re lo lapidarono nel cortile del tempio. 
Il re Ioas non si ricordò del favore fattogli da Ioiada padre di Zaccarìa, ma ne uccise il figlio, che morendo disse: «Il Signore lo veda e ne chieda conto!». 
All'inizio dell'anno successivo, marciò contro Ioas l'esercito degli Aramèi. Essi vennero in Giuda e in Gerusalemme, sterminarono fra il popolo tutti i capi e inviarono l'intero bottino al re di Damàsco. 
L'esercito degli Aramèi era venuto con pochi uomini, ma il Signore mise nelle loro mani un grande esercito, perché essi avevano abbandonato il Signore Dio dei loro padri. 
Gli Aramèi fecero giustizia di Ioas. Quando furono partiti, lasciandolo gravemente malato, i suoi ministri ordirono una congiura contro di lui per vendicare il figlio del sacerdote Ioiada e lo uccisero nel suo letto. Così egli morì e lo seppellirono nella città di Davide, ma non nei sepolcri dei re. 

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 88 
La bontà del Signore durerà in eterno.


Un tempo, Signore, tu hai detto: 
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, 
ho giurato a Davide, mio servo:
stabilirò per sempre la sua discendenza, 
ti darò un trono che duri nei secoli.

Gli conserverò sempre la mia grazia,
la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza,
il suo trono come i giorni del cielo.

Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge 
e non seguiranno i miei decreti, 
se violeranno i miei statuti 
e non osserveranno i miei comandi, 
punirò con la verga il loro peccato 
e con flagelli la loro colpa. 

Ma non gli toglierò la mia grazia 
e alla mia fedeltà non verrò mai meno. 
Non violerò la mia alleanza, 
non muterò la mia promessa».  

Canto al Vangelo  
Cf 2 Cor 8,9
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo, da ricco che era, si fece povero,
per arricchire noi con la sua povertà.
Alleluia.


Vangelo
   Mt 6, 24-34
Non affannatevi per il domani.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammóna. 
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? 
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena». 
 

Sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta e i sacramento che lo rinnova, f
a' che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.


Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum et corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.


Antifona alla Comunione  Sal 26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: 
abitare nella casa del Signore 
tutti i giorni della mia vita.
 

Unum pétii a Dómino,

hoc requíram, ut inhábitem

in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ
 
Oppure:
    Gv 17,11
Dice il Signore: «Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
 
Pater sancte, serva eos in nómine tuo,

quos dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.

Dopo la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.  

Hæc tua, Dómine, sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem præsígnat, sic in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per Christum.

 

 

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