Messale Romano

Anno dispari - Tempo ordinario

Sabato settimana XXIII

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Antifona d'Ingresso   Sal 118,137.124
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.
 

Iustus es, Dómine, et rectum iudícium tuum;

fac cum servo tuo secúndum misericórdiam tuam.

 
Colletta

O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l'eredità eterna. Per il nostro Signore...

 
Deus, per quem nobis et redémptio venit et præstátur adóptio, fílios dilectiónis tuæ benígnus inténde, ut in Christo credéntibus et vera tribuátur libértas, et heréditas ætérna. Per Dóminum.

   
LITURGIA DELLA PAROLA

  
Prima Lettura
  1 Tm 1, 15-17
Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io. 
Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. 
Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 112
Accogli, Signore, la lode dei tuoi poveri.


Lodate, servi del Signore, 
lodate il nome del Signore. 
Sia benedetto il nome del Signore, 
ora e sempre. 

Dal sorgere del sole al suo tramonto 
sia lodato il nome del Signore. 
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, 
più alta dei cieli è la sua gloria. 

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto 
e si china a guardare nei cieli e sulla terra? 
Solleva l'indigente dalla polvere, 
dall'immondizia rialza il povero. 

Canto al Vangelo 
  Cf Gc 1,22
Alleluia, alleluia.

Siate di quelli che mettono in pratica la parola, 
e non soltanto ascoltatori.
Alleluia.

Vangelo  
Lc 6, 43-49
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 
Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».  
 

Sulle Offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

 
Deus, auctor sincéræ devotiónis et pacis, da, quæsumus, ut et maiestátem tuam conveniénter hoc múnere venerémur, et sacri participatióne mystérii fidéliter sénsibus uniámur. Per Christum.
 
Antifona alla Comunione  Sal 41,2-3
Come il cervo anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio;
l'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.
 

Quemádmodum desíderat cervus ad fontes aquárum,

ita desíderat ánima mea ad te, Deus:

sitívit ánima mea ad Deum fortem vivum.

 
Oppure:   Gv 8,12
«Io sono la luce del mondo», dice il Signore,
«chi segue me non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita».


Ego sum lux mundi, dicit Dóminus;

qui séquitur me, non ámbulat in ténebris,

sed habébit lumen vitæ.

 

Dopo la Comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
 

Da fidélibus tuis, Dómine, quos et verbi tui et cæléstis sacraménti pábulo nutris et vivíficas, ita dilécti Fílii tui tantis munéribus profícere, ut eius vitæ semper consórtes éffici mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..

 

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