Messale Romano

Anno dispari - Tempo ordinario

Mercoledì settimana XX

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Antifona d'Ingresso  Sal 83,10-11
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove.
 

Protéctor noster, áspice, Deus,

et réspice in fáciem Christi tui,

quia mélior est dies una in átriis tuis super míllia.

 
Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore...

 
Deus, qui diligéntibus te bona invisibília præparásti, infúnde córdibus nostris tui amóris afféctum, ut, te in ómnibus et super ómnia diligéntes, promissiónes tuas, quæ omne desidérium súperant, consequámur. Per Dóminum...

  
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
   Gdc 9, 6-15
Avete detto: un re ci governerà, mentre il Signore era il vostro re.

Dal libro dei Giudici
In quel tempo, tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimelech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem. 
Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi! 
Si misero in cammino gli alberi per crearsi un re. 
Dissero all'ulivo: Regna su di noi. 
Rispose loro l'ulivo: 
Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, 
e andrò ad agitarmi sugli alberi? 
Dissero gli alberi al fico: Vieni tu, regna su di noi. 
Rispose loro il fico: 
Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, 
e andrò ad agitarmi sugli alberi? 
Dissero gli alberi alla vite: Vieni tu, regna su di noi. 
Rispose loro la vite: 
Rinuncerò al mio mosto che allieta dèi e uomini, 
e andrò ad agitarmi sugli alberi? 
Dissero tutti gli alberi al rovo: Vieni tu, regna su di noi. 
Rispose il rovo agli alberi: 
Se in verità ungete me re su di voi, 
venite, rifugiatevi alla mia ombra; 
se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 20 
Gioia e benedizione effondi, Signore, sul tuo popolo.

Signore, il re gioisce della tua potenza, 
quanto esulta per la tua salvezza! 
Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, 
non hai respinto il voto delle sue labbra. 

Gli vieni incontro con larghe benedizioni; 
gli poni sul capo una corona di oro fino. 
Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, 
lunghi giorni in eterno, senza fine. 

Grande è la sua gloria per la tua salvezza, 
lo avvolgi di maestà e di onore; 
lo fai oggetto di benedizione per sempre, 
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.   

Canto al Vangelo
  Cf Ef 1,17-18
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
ci conceda lo spirito di sapienza,
perché possiamo conoscere
qual è la speranza della nostra chiamata.
Alleluia.

Vangelo   Mt 20, 1-16
Sei invidioso perché io sono buono?

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 
Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 
Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 
Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. 
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà  loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 
Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 
Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vàttene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 
Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».  
 

Sulle Offerte
Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro fra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.
 
Súscipe, Dómine, múnera nostra, quibus exercéntur commércia gloriósa, ut, offeréntes quæ dedísti, teípsum mereámur accípere. Per Christum.
 
Antifona alla Comunione  Sal 129,7
Presso il Signore è la misericordia,
e grande presso di lui la tua redenzione.
 

Apud Dóminum misericórdia,

et copiósa apud eum redémptio.

 
Oppure:   Gv 6,51-52
Dice il Signore:
«Io sono il pane vivo disceso dal cielo:
se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno».

  

Jn 6,51-52

Ego sum panis vivus, qui de cælo descéndi,

dicit Dóminus: si quis manducáverit ex hoc pane, vivet in ætérnum.

 
Dopo la Comunione
O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore.
 

Per hæc sacraménta, Dómine, Christi partícipes effécti, cleméntiam tuam humíliter implorámus, ut, eius imáginis confórmes in terris, et eius consórtes in cælis fíeri mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..

 

 

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