Messale Romano

Anno dispari - Tempo ordinario

Venerdì settimana XI

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Antifona d'Ingresso  Sal 26,7.9
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza.
 

Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te.

Adiútor meus esto, ne derelínquas me,

neque despícias me, Deus salutáris meus.

 
Colletta

Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore...
 

Deus, in te sperántium fortitúdo, invocatiónibus nostris adésto propítius, et, quia sine te nihil potest mortális infírmitas, grátiæ tuæ præsta semper auxílium, ut, in exsequéndis mandátis tuis, et voluntáte tibi et actióne placeámus. Per Dóminum.

  
LITURGIA DELLA PAROLA
 

Prima Lettura  2 Cor 11, 18. 21-30
Oltre a tutto questo, c'è la mia preoccupazione per tutte le Chiese.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai
Corìnzi
Fratelli, dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io. Lo dico con vergogna; come siamo stati deboli! 
Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi anch'io. Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. 
Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. 
E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? 
Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla mia debolezza. 

 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 33

Il Signore è con noi nell'ora della prova.

Benedirò il Signore in ogni tempo, 
sulla mia bocca sempre la sua lode. 
Io mi glorio nel Signore, 
ascoltino gli umili e si rallegrino. 

Celebrate con me il Signore, 
esaltiamo insieme il suo nome. 
Ho cercato il Signore e mi ha risposto 
e da ogni timore mi ha liberato. 

Guardate a lui e sarete raggianti, 
non saranno confusi i vostri volti. 
Questo povero grida e il Signore lo ascolta, 
lo libera da tutte le sue angosce.  


Canto al Vangelo
  Mt 5,3 
Alleluia, alleluia.

Beati i poveri di spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

Vangelo  
Mt 6, 19-23
Dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignuòla e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignuòla né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. 
La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».  
 

Sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta e i sacramento che lo rinnova, f
a' che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.


Deus, qui humáni géneris utrámque substántiam præséntium múnerum et aliménto végetas et rénovas sacraménto, tríbue, quæsumus, ut eórum et corpóribus nostris subsídium non desit et méntibus. Per Christum.


Antifona alla Comunione  Sal 26,4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: 
abitare nella casa del Signore 
tutti i giorni della mia vita.
 

Unum pétii a Dómino,

hoc requíram, ut inhábitem

in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ
 
Oppure:
    Gv 17,11
Dice il Signore: «Padre Santo,
custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi».
 
Pater sancte, serva eos in nómine tuo,

quos dedísti mihi, ut sint unum sicut et nos, dicit Dóminus.

Dopo la Comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento, segno della nostra unione con te, edifichi la tua Chiesa nell'unità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.  

Hæc tua, Dómine, sumpta sacra commúnio, sicut fidélium in te uniónem præsígnat, sic in Ecclésia tua unitátis operétur efféctum. Per Christum. 

 

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