Messale Romano

Anno dispari - Tempo ordinario

Sabato settimana V

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Antifona d'Ingresso  Sal 94,6-7
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio.

 
Ps 94,6-7 Veníte, adorémus Deum, et procidámus ante Dóminum,

qui fecit nos; quia ipse est Dóminus Deus noster.

 
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore...


Famíliam tuam, quæsumus, Dómine, contínua pietáte custódi, ut, quæ in sola spe grátiæ cæléstis innítitur, tua semper protectióne muniátur.
Per Dóminum.

  
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
   Gn 3, 9-24
Il Signore Dio scacciò l'uomo dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo.

Dal libro della Gènesi
Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». 
Riprese:«Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». 
Allora il Signore Dio disse al serpente: 
«Poiché tu hai fatto questo, 
sii tu maledetto più di tutto il bestiame 
e più di tutte le bestie selvatiche; 
sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai 
per tutti i giorni della tua vita. 
Io porrò inimicizia tra te e la donna, 
tra la tua stirpe e la sua stirpe: 
questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». 
Alla donna disse: 
«Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, 
con dolore partorirai figli. 
Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà». 
All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: 
Non ne devi mangiare, 
maledetto sia il suolo per causa tua! 
Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. 
Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. 
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; 
finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: 
polvere tu sei e in polvere tornerai!». 
L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi. 
Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì. Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!». 
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.   

Salmo Responsoriale  
  Dal Salmo 89 
Volgiti a noi, Signore: in te speriamo.


Signore, tu sei stato per noi un rifugio 
di generazione in generazione. 
Prima che nascessero i monti 
e la terra e il mondo fossero generati, 
da sempre e per sempre tu sei, Dio. 

Tu fai ritornare l'uomo in polvere 
e dici: «Ritornate, figli dell'uomo» . 
Ai tuoi occhi, mille anni 
sono come il giorno di ieri che è passato, 
come un turno di veglia nella notte. 

Li annienti: li sommergi nel sonno; 
sono come l'erba che germoglia al mattino: 
al mattino fiorisce, germoglia, 
alla sera è falciata e dissecca. 

Insegnaci a contare i nostri giorni 
e giungeremo alla sapienza del cuore. 
Volgiti, Signore; fino a quando? 
Muoviti a pietà dei tuoi servi. 

Canto al Vangelo  
Mt 4,4
Alleluia, alleluia.

Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

Vangelo
   Mc 8, 1-10
Mangiarono e si saziarono.

Dal vangelo secondo Marco
In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano». 
Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?». E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette». 
Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. 
Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. Erano circa quattromila. E li congedò. 
Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanuta. 
 

Sulle Offerte
Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

 
Dómine Deus noster, qui has pótius creatúras ad fragilitátis nostræ subsídium condidísti, tríbue, quæsumus, ut étiam æternitátis nobis fiant sacraméntum. Per Christum.

 
Antifona alla Comunione 
Sal 106,8-9
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia, 
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini; egli sazia 
il desiderio dell'assetato e ricolma di beni l'affamato.

 
Confiteántur Dómino misericórdiæ eius,

et mirabília eius fíliis hóminum,

 quia satiávit ánimam inánem,

et ánimam esuriéntem satiávit bonis.

 
Oppure:  Mt 5,5-6
Beati coloro che piangono, perché saranno consolati.
Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati.

 
Beáti qui lugent, quóniam ipsi consolabúntur.

Beáti qui esúriunt et sítiunt iustítiam, quóniam ipsi saturabúntur.

 

Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, fa' che uniti al Cristo in un solo corpo portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.
 

Deus, qui nos de uno pane et de uno cálice partícipes esse voluísti, da nobis, quæsumus, ita vívere, ut, unum in Christo effécti, fructum afferámus pro mundi salúte gaudéntes. Per Christum.

 

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