Messale Romano

Anno C - Domenica X

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Antifona d'Ingresso  Sal 26,1-2
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono.

 

Dóminus illuminátio mea,

et salus mea, quem timébo?

Dóminus defénsor vitæ meæ, a quo trepidábo?

Qui tríbulant me inimíci mei, ipsi infirmáti sunt.

 
Colletta

O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore...

 

Deus, a quo bona cuncta procédunt, tuis largíre supplícibus, ut cogitémus, te inspiránte, quæ recta sunt, et, te gubernánte, éadem faciámus. Per Dóminum.

 
Oppure:

O Dio, consolatore degli afflitti, tu illumini il mistero del dolore e della morte con al speranza che splende sul volto del Cristo; fa' che nelle prove del nostro cammino restiamo intimamente uniti alla passione del tuo Figlio, perché si riveli in noi la potenza della sua risurrezione. Egli è Dio...


LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
  1 Re 17, 17-24
Tuo figlio vive.

Dal primo libro dei Re
In quei giorni, il figlio [della vedova di Zarepta] si ammalò. La sua malattia era molto grave, tanto che rimase senza respiro. Essa allora disse a Elìa: «Che c'è fra me e te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia iniquità e per uccidermi il figlio?». 
Elia le disse: «Dammi tuo figlio». Glielo prese dal seno, lo portò al piano di sopra, dove abitava, e lo stese sul letto. Quindi invocò il Signore: «Signore mio Dio, forse farai del male a questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?». Si distese tre volte sul bambino e invocò il Signore: «Signore Dio mio, l'anima del fanciullo torni nel suo corpo». Il Signore ascoltò il grido di Elìa; l'anima del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere. Elìa prese il bambino, lo portò al piano terreno e lo consegnò alla madre. Elìa disse: «Guarda! Tuo figlio vive». La donna disse a Elìa: «Ora so che tu sei uomo di Dio e che la vera parola del Signore è sulla tua bocca».

Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 29
Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato.

Signore Dio mio, a te ho gridato e mi hai guarito. 
Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, 
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba. 

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, 
rendete grazie al suo santo nome, 
perché la sua collera dura un istante, 
la sua bontà per tutta la vita. 
Alla sera sopraggiunge il pianto 
e al mattino, ecco la gioia. 

Ascolta, Signore, abbi misericordia, 
Signore, vieni in mio aiuto. 
Hai mutato il mio lamento in danza, 
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.  

Seconda Lettura   Gal 1, 11-19
Si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo; infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. 
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. 
In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. 

Canto al Vangelo
    Gv 11,25.26
Alleluia, alleluia.

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore;
chi crede in me non morrà in eterno.
Alleluia.

 

   
Vangelo  
Lc 7, 11-17
Giovinetto, dico a te, àlzati!

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. 
Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo». 
La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.

Sulle Offerte

Quest'offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome, Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.
 

Réspice, Dómine, quæsumus, nostram propítius servitútem, ut quod offérimus sit tibi munus accéptum, et nostræ caritátis augméntum. Per Christum.
 
Antifona alla Comunione
   Sal 17,3
Il Signore è mia roccia e mia fortezza: 
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.
 

Dóminus firmaméntum meum, et refúgium meum,

et liberátor meus. Deus meus adiútor meus.
 
Oppure:   1 Gv 4,16
Dio è amore; chi sta nell'amore 
dimora in Dio, e Dio in lui.
 

Deus cáritas est,

et qui manet in caritáte in Deo manet et Deus in eo.

 
Oppure: 
Lc 7,14-15
«Io dico a te, àlzati!», disse il Signore.
Il morto si levò
ed egli lo diede alla madre.

Dopo la Comunione

Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ci guarisca dal male che ci sepàra da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristo nostro Signore.

 

Tua nos, Dómine, medicinális operátio, et a nostris perversitátibus cleménter expédiat, et ad ea quæ sunt recta perdúcat. Per Christum.

 

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