Messale Romano

Anno B - Domenica X

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Antifona d'Ingresso  Sal 26,1-2
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono.

 

Dóminus illuminátio mea,

et salus mea, quem timébo?

Dóminus defénsor vitæ meæ, a quo trepidábo?

Qui tríbulant me inimíci mei, ipsi infirmáti sunt.

 
Colletta

O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per il nostro Signore...


Deus, a quo bona cuncta procédunt, tuis largíre supplícibus, ut cogitémus, te inspiránte, quæ recta sunt, et, te gubernánte, éadem faciámus. Per Dóminum.

 
Oppure:
O Padre, che hai mandato il tuo Figlio a liberarci dalla schiavitù di satana, sostienici con le armi della fede, perché nel combattimento quotidiano contro il maligno partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo. Egli è Dio...


LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
  Gn 3, 9-15
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.

Dal libro della Genesi
Dopo che Adamo ebbe mangiato dell'albero, il Signore Dio lo chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». 
Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». 
Allora il Signore Dio disse al serpente: 
«Poiché tu hai fatto questo, 
sii tu maledetto più di tutto il bestiame 
e più di tutte le bestie selvatiche; 
sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai 
per tutti i giorni della tua vita. 
Io porrò inimicizia tra te e la donna, 
tra la tua stirpe e la sua stirpe: 
questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 129
Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore; 
Signore, ascolta la mia voce. 
Siano i tuoi orecchi attenti 
alla voce della mia preghiera. 

Se consideri le colpe, Signore, 
Signore, chi potrà sussistere? 
Ma presso di te è il perdono: 
e avremo il tuo timore. 

Io spero nel Signore, 
l'anima mia spera nella sua parola. 
L'anima mia attende il Signore 
più che le sentinelle l'aurora. 

Israele attenda il Signore, 
perché presso il Signore è la misericordia 
e grande presso di lui la redenzione. 
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. 

Seconda Lettura   2 Cor 4, 13 -5,1
Crediamo, perciò parliamo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, animati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: "Ho creduto, perciò ho parlato", anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. 
Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. 
Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 
Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.

Canto al Vangelo
    Gv 15,15
Alleluia, alleluia.

Io vi ho chiamati amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre
ve l'ho fatto conoscere.

Alleluia.

   

 
Vangelo
   Mc 3, 20-35
Satana è finito.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne con i suoi discepoli in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé». 
Gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni». Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. 
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito immondo». 
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

Sulle Offerte

Quest'offerta del nostro servizio sacerdotale sia bene accetta al tuo nome, Signore, e accresca il nostro amore per te. Per Cristo nostro Signore.

 

Réspice, Dómine, quæsumus, nostram propítius servitútem, ut quod offérimus sit tibi munus accéptum, et nostræ caritátis augméntum. Per Christum.

 
Antifona alla Comunione
   Sal 17,3
Il Signore è mia roccia e mia fortezza: 
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta.

 

Dóminus firmaméntum meum, et refúgium meum,

et liberátor meus. Deus meus adiútor meus.

 
Oppure:   1 Gv 4,16
Dio è amore; chi sta nell'amore 
dimora in Dio, e Dio in lui.

 

Deus cáritas est,

et qui manet in caritáte in Deo manet et Deus in eo.

 
Oppure:  Mc 3,35
«Chi fa la volontà di Dio,
costui è mio fratello, sorella e madre»,
dice il Signore.

Dopo la Comunione

Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito, operante in questo sacramento, ci guarisca dal male che ci sepàra da te e ci guidi sulla via del bene. Per Cristo nostro Signore.

 

Tua nos, Dómine, medicinális operátio, et a nostris perversitátibus cleménter expédiat, et ad ea quæ sunt recta perdúcat. Per Christum.

 

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