Messale Romano

Anno A - Domenica XXIX

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Antifona d'Ingresso  Sal 16,6.8
Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l'orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali.


Colletta

Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito. Per il nostro Signore...

Oppure:

O Padre, a te obbedisce ogni creatura nel misterioso intrecciarsi delle libere volontà degli uomini; f
a' che nessuno di noi abusi del suo potere, ma ogni autorità serva al bene di tutti, secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio, e l'umanità intera riconosca a te solo come unico Dio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura  Is 45,1.4-6
Ho preso Ciro per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaia
Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: 
«Io l'ho preso per la destra, 
per abbattere davanti a lui le nazioni, 
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, 
per aprire davanti a lui i battenti delle porte,
e nessun portone rimarrà chiuso. 
Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto 
io ti ho chiamato per nome, 
ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca. 
Io sono il Signore e non v'è alcun altro; 
fuori di me non c'è dio; 
ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci, 
perché sappiano dall'oriente fino all'occidente 
che non esiste dio fuori di me. 
Io sono il Signore e non v'è alcun altro». 


Salmo Responsoriale
 
Dal Salmo 95
A te, Signore, la potenza e la gloria.

Cantate al Signore un canto nuovo, 
cantate al Signore da tutta la terra. 
In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, 
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. 

Grande è il Signore e degno di ogni lode, 
terribile sopra tutti gli dei. 
Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla, 
ma il Signore ha fatto i cieli. 

Date al Signore, o famiglie dei popoli, 
date al Signore gloria e potenza, 
date al Signore la gloria del suo nome. 
Portate offerte ed entrate nei suoi atri. 

Tremi davanti a lui tutta la terra. 
Dite tra i popoli: «Il Signore regna!» . 
Sorregge il mondo, perché non vacilli; 
giudica le nazioni con rettitudine. 

Seconda Lettura
  1 Ts 1,1-5b
Memori della vostra fede, della carità e della speranza. 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi


Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace! 
Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo. 
Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete stati eletti da lui. Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione.

Canto al Vangelo
  
Fil 2,15d-16a
Alleluia, alleluia.

Splendente come astri nel mondo tenendo alta la parola di vita.

Alleluia.

   


Vangelo
  Mt 22,15-21
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?». 
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». 
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Sulle Offerte

Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla Comunione  Sal 32,18-19
Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia,
per salvare la loro vita dalla morte,
per farli sopravvivere in tempo di fame.

Oppure:  Mt 22,21
«Rendete a Cesare quello che è di Cesare,
e a Dio quello che è di Dio».

Dopo la Comunione
O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci hai fatto pregustare la realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri. Per Cristo nostro Signore. 

 

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