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Tempo di Pasqua

Sabato quinta settimana - Ufficio delle Letture

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 

       Ecco il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l'aurora di un mondo nuovo.

Torna alla casa il prodigo,
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l'antica paura.

Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l'innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.

O mistero insondabile
dell'umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.

Giorno di grandi prodigi!
La colpa cerca il perdono,
l'amore vince il timore,
la morte dona la vita.

Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Sia lode e onore a Cristo
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.
 


 
1 ant. Cantate e celebrate il Signore,
meditate tutti i suoi prodigi, alleluia.
 

SALMO 130 Confidare in Dio come il bambino nella madre
Imparate da me che sono mite ed umile di cuore (Mt 11, 29)

Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *
    e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, *
    superiori alle mie forze.

Io sono tranquillo e sereno †
    come bimbo svezzato in braccio a sua madre, *
    come un bimbo svezzato è l'anima mia.

Speri Israele nel Signore, *
    ora e sempre.

 
1 ant. Cantate e celebrate il Signore,
meditate tutti i suoi prodigi, alleluia.
 

 
2 ant. Il Signore non ha abbandonato
il giusto tradito,
ma lo ha salvato dai peccatori, alleluia.
 

SALMO 131, 1-10 (I) Le promesse divine fatte a Davide
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32)

Ricordati, Signore, di Davide, *
    di tutte le sue prove,
quando giurò al Signore, *
    al Potente di Giacobbe fece voto:

«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *
    non mi stenderò sul mio giaciglio,
non concederò sonno ai miei occhi *
    né riposo alle mie palpebre,

finché non trovi una sede per il Signore, *
    una dimora per il Potente di Giacobbe».

Ecco, abbiamo saputo che era in Éfrata, *
    l'abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora, *
    prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *
    tu e l'arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *
    i tuoi fedeli cantino di gioia.

Per amore di Davide tuo servo *
non respingere il volto del tuo consacrato.

 
2 ant. Il Signore non ha abbandonato
il giusto tradito,
ma lo ha salvato dai peccatori, alleluia.
 

 
3 ant. Dio ha ricordato la sua santa promessa:
guida il suo popolo alla libertà, alleluia.
 

SALMO 131, 11-18 (II) Elezione di Davide e di Sion
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse... cioè a Cristo (Gal 3, 16)

Il Signore ha giurato a Davide †
    e non ritratterà la sua parola: *
    «Il frutto delle tue viscere
    io metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †
    e i precetti che insegnerò ad essi, *
    anche i loro figli per sempre
        sederanno sul tuo trono».

Il Signore ha scelto Sion, *
    l'ha voluta per sua dimora:
«Questo è il mio riposo per sempre; *
    qui abiterò, perché l'ho desiderato.

Benedirò tutti i suoi raccolti, *
    sazierò di pane i suoi poveri.
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *
    esulteranno di gioia i suoi fedeli.

Là farò germogliare la potenza di Davide, *
    preparerò una lampada al mio consacrato.
Coprirò di vergogna i suoi nemici, *
    ma su di lui splenderà la corona».

 
3 ant. Dio ha ricordato la sua santa promessa:
guida il suo popolo alla libertà, alleluia.
 

VERSETTO

V. Dio ci ha fatto rinascere a una speranza viva, alleluia,
R. in Cristo risorto dai morti, alleluia.

PRIMA LETTURA

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo 22,10-21
 
La testimonianza della nostra speranza

    L'angelo mi disse: «Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino. Il perverso continui pure a essere perverso, l'impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.
    Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!
    Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino».
    Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta: «Vieni!». Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita.
    Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.
    Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!

RESPONSORIO                    Ap 22,16.17.20; Is 55,1.3

R. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino. Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni! * E chi ascolta ripeta: Vieni. Amen. Vieni Signore Gesù, alleluia.
V. O voi tutti, assetati, venite alle acque. Porgete l'orecchio e venite a me.
R. E chi ascolta ripeta: Vieni. Amen. Vieni, Signore Gesù, alleluia.

SECONDA LETTURA

Dai «Commenti sui salmi» di Sant'Agostino, vescovo
 
(Sal. 148,1-2; CCL 40,2165-2166)
L'alleluia pasquale

    La meditazione della nostra vita presente deve svolgersi nella lode del Signore, perché l'eterna felicità della nostra vita futura consisterà nella lode di Dio; e nessuno sarà atto alla vita futura, se ora non si sarà preparato. Perciò lodiamo Dio adesso, ma anche innalziamo a lui la nostra supplica. La nostra lode racchiude gioia, la nostra supplica racchiude gemito. Infatti ci è stato promesso ciò che attualmente non possediamo; e poiché è verace colui che ha promesso, noi ci rallegriamo nella speranza, anche se, non possedendo ancora quello che desideriamo, il nostro desiderio appare come un gemito. È fruttuoso per noi perseverare nel desiderio fino a quando ci giunga ciò che è stato promesso e così passi il gemito e gli subentri solo la lode. La storia del nostro destino ha due fasi: una che trascorre ora in mezzo alle tentazioni e tribolazioni di questa vita, l'altra che sarà nella sicurezza e nella gioia eterna. Per questo motivo è stata istituita per noi anche la celebrazione dei due tempi, cioè quello prima di Pasqua e quello dopo Pasqua. Il tempo che precede la Pasqua raffigura la tribolazione nella quale ci troviamo; invece quello che segue la Pasqua, rappresenta la beatitudine che godremo. Ciò che celebriamo prima di Pasqua, è anche quello che operiamo. Ciò che celebriamo dopo Pasqua, indica quello che ancora non possediamo. Per questo trascorriamo il primo tempo in digiuni e preghiere. L'altro, invece, dopo la fine dei digiuni lo celebriamo nella lode. Ecco perché cantiamo: alleluia.
    Infatti in Cristo, nostro capo, è raffigurato e manifestato l'uno e l'altro tempo. La passione del Signore ci presenta la vita attuale con il suo aspetto di fatica, di tribolazione e con la prospettiva certa della morte. Invece la risurrezione e la glorificazione del Signore sono annunzio della vita che ci verrà donata..
    Per questo, fratelli, vi esortiamo a lodare Dio; ed è questo che noi tutti diciamo a noi stessi quando proclamiamo: alleluia. Lodate il Signore, tu dici a un altro. E l'altro replica a te la stessa cosa.
    Impegnatevi a lodare con tutto il vostro essere: cioè non solo la vostra lingua e la vostra voce lodino Dio, ma anche la vostra coscienza, la vostra vita, le vostre azioni.
    Noi lodiamo il Signore in chiesa quando ci raduniamo. Al momento in cui ciascuno ritorna alle proprie occupazioni, quasi cessa di lodare Dio. Non bisogna invece smettere di vivere bene e di lodare sempre Dio. Bada che tralasci di lodare Dio quando ti allontani dalla giustizia e da ciò che a lui piace. Infatti se non ti allontani mai dalla vita onesta, la tua lingua tace, ma la tua vita grida e l'orecchio di Dio è vicino al tuo cuore. Le nostre orecchie sentono le nostre voci, le orecchie di Dio si aprono ai nostri pensieri.

RESPONSORIO                    Cfr. Gv 16,20.21

R. Voi piangerete e il mondo si rallegrerà; * voi sarete tristi, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia, alleluia.
V. La donna che ha partorito non ricorda l'angoscia, per la gioia che è nato un uomo.
R. Voi sarete tristi, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia, alleluia.

ORAZIONE

    Dio onnipotente ed eterno, che nel battesimo ci hai comunicato la tua stessa vita, fa' che i tuoi figli, rinati alla speranza dell'immortalità, giungano con il tuo aiuto alla pienezza della gloria. Per il nostro Signore.