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Martedì fra l'ottava di Pasqua

Ufficio delle letture

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 

       Ecco il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l'aurora di un mondo nuovo.

Torna alla casa il prodigo,
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l'antica paura.

Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l'innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.

O mistero insondabile
dell'umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.

Giorno di grandi prodigi!
La colpa cerca il perdono,
l'amore vince il timore,
la morte dona la vita.

Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Sia lode e onore a Cristo
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.
 


 
1 ant. Il Signore degli eserciti
è il re della gloria, alleluia.
 

SALMO 23

Del Signore è la terra e quanto contiene, *
    l'universo e i suoi abitanti.
è lui che l'ha fondata sui mari, *
    e sui fiumi l'ha stabilita.

Chi salirà il monte del Signore, *
    chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
    chi non pronunzia menzogna, *
    chi non giura a danno del suo prossimo.

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
    giustizia da Dio sua salvezza. *
Ecco la generazione che lo cerca,
    che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Sollevate, porte; i vostri frontali, †
    alzatevi, porte antiche, *
    ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †
    Il Signore forte e potente, *
    il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
    alzatevi, porte antiche, *
    ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *
    Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

 
1 ant. Il Signore degli eserciti
è il re della gloria, alleluia.
 

 
2 ant. Popoli, benedite il nostro Dio:
mi ha ricondotto tra i vivi, alleluia.
 

SALMO 65, 1-20
I (1-12)

Acclamate a Dio da tutta la terra, †
    cantate alla gloria del suo nome, *
    date a lui splendida lode.

Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere! *
    Per la grandezza della tua potenza
        a te si piegano i tuoi nemici.

A te si prostri tutta la terra, *
    a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio, *
    mirabile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terra ferma, †
    passarono a piedi il fiume; *
    per questo in lui esultiamo di gioia.

Con la sua forza domina in eterno, †
    il suo occhio scruta le nazioni; *
    i ribelli non rialzino la fronte.

Benedite, popoli, il nostro Dio, *
    fate risuonare la sua lode;
è lui che salvò la nostra vita *
    e non lasciò vacillare i nostri passi.

Dio, tu ci hai messi alla prova; *
    ci hai passati al crogiuolo, come l'argento.
Ci hai fatti cadere in un agguato, *
    hai messo un peso ai nostri fianchi.

Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste; †
    ci hai fatto passare per il fuoco e l'acqua, *
    ma poi ci hai dato sollievo.

 
2 ant. Popoli, benedite il nostro Dio:
mi ha ricondotto tra i vivi, alleluia.
 

 
3 ant. Venite.
Ascoltate quanti prodigi
il Signore ha fatto per me, alleluia.
 

II (13-20)

Entrerò nella tua casa con olocausti, *
    a te scioglierò i miei voti,
i voti pronunziati dalle mie labbra, *
    promessi nel momento dell'angoscia.

Ti offrirò pingui olocausti con fragranza di montoni, *
    immolerò a te buoi e capri.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, *
    e narrerò quanto per me ha fatto.

A lui ho rivolto il mio grido, *
    la mia lingua cantò la sua lode.
Se nel mio cuore avessi cercato il male, *
    il Signore non mi avrebbe ascoltato.

Ma Dio ha ascoltato, *
    si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
Sia benedetto Dio che non ha respinto la mia preghiera, *
    non mi ha negato la sua misericordia.

 
3 ant. Venite.
Ascoltate quanti prodigi
il Signore ha fatto per me, alleluia.
 

VERSETTO

V. Dio ha fatto risorgere Cristo dai morti, alleluia
R. perché in Dio sia la nostra fede e la speranza, alleluia.

PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera di san Pietro, apostolo 1,22-2,10
 
La vita dei figli di Dio

    Carissimi, dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna. Poiché
tutti i mortali sono come l'erba
e ogni loro splendore è come fiore d'erba.
L'erba inaridisce, i fiori cadono,
ma la parola del Signore rimane in eterno (Is 40,6-8).
    E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.
    Deposta dunque ogni malizia e ogni frode e ipocrisia, le gelosie e ogni maldicenza, come bambini appena nati bramate il puro latte spirituale, per cresceree con esso verso la salvezza: se davvero avete già gustato come è buono il Signore (Sal 33,9).
Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura:
Ecco io pongo in Sion
una pietra angolare, scelta, preziosa
e chi crede in essa non resterà confuso (Is 28,16).
    Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli
la pietra che i costruttori hanno scartato
è divenuta la pietra angolare,
sasso d'inciampo e pietra di scandalo (Sal 117,22).
    Loro v'inciampano perché non credono alla parola, a questo sono stati destinati. Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose (Es 19,6; Is 43,20.21) di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce, voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia (Os 1,6.9).

RESPONSORIO                    Cfr. 1Pt 2,5.9

R. Come pietre vive voi formate un edificio spirituale, un sacerdozio santo, * per offrire sacrifici graditi a Dio. per mezzo di Gesù Cristo,
V. Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato,
R. per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo, alleluia.

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di Sant'Anastasio, vescovo di Antiochia
 
(Disc. 4,1-2; PG 89,1347-1349)
Cristo doveva patire e così entrare stella sua gloria

    Cristo, dopo aver mostrato con l'insegnamento e con le sue opere di essere il vero Dio e il Signore dell'universo, mentre stava per recarsi a Gerusalemme diceva ai suoi discepoli: Ecco stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo verrà dato in mano ai pagani, ai sommi sacerdoti e agli scribi per esser flagellato, vilipeso e crocifisso (cfr. Mt 20,18-19). Diceva che queste cose erano conformi alle predizioni dei profeti, i quali avevano preannunziato la sua morte, che doveva avvenire in Gerusalemme. Avendo pertanto la Sacra Scrittura predetto fin dal principio la morte di Cristo e la sua passione prima della morte, predice ancora ciò che accadde al suo corpo dopo la morte. Afferma però anche che, come Dio, era impassibile e immortale.
    Osservando la verità dell'incarnazione, ne deduciamo i motivi per proclamare rettamente e giustamente l'una e l'altra cosa, cioè la passione e l'impassibilità. Il motivo per cui il Verbo di Dio, impassibile in se stesso, sostenne la passione era che l'uomo non poteva essere salvato in altro modo. Egli lo sapeva bene e con lui anche coloro ai quali volle manifestarlo. Il Verbo, infatti, conosce tutto del Padre, come lo «Spirito ne scruta le profondità» (1Cor 2,10) cioè i misteri impenetrabili.
    Era davvero necessario che Cristo soffrisse, e non poteva non farlo, come egli stesso affermò. Per questo chiamò stolti e tardi di mente quanti ignoravano che Cristo doveva in tal modo soffrire ed entrare nella sua gloria. Egli venne per la salvezza del suo popolo. Per lui si privò, in un certo senso, di quella gloria che possedeva presso il Padre prima che il mondo fosse. La salvezza era l'evento che doveva maturare attraverso la passione dell'autore della vita. Lo insegna san Paolo: Egli è l'autore della vita, reso perfetto mediante le sofferenze (Cfr. Eb 2,10). La gloria di Unigenito, poi, che egli aveva abbandonato per noi, gli venne restituita per mezzo della croce, nella carne che aveva assunta. Dice infatti san Giovanni nel suo vangelo, quando spiega quale fosse l'acqua di cui parlò il Salvatore: «Scorrerà come fiumi dal seno di chi crede. Questo disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto da credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito perché Gesù non era stato ancora glorificato» (Gv 7,38-39), e chiama gloria la morte in croce. Perciò il Signore, mentre innalzava preghiere prima di subire la croce, supplicava il Padre di essere glorificato con quella gloria che aveva presso di lui, prima che il mondo esistesse.

RESPONSORIO                    Cfr. Eb 2,10; Ap 1,6; Lc 24,26

R. Era ben giusto che Dio, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che li ha guidati alla salvezza. * A lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli, alleluia
V. Bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria.
R. A lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli, alleluia.

Te Deum

Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

ORAZIONE

    O Dio, che con i sacramenti pasquali hai dato al tuo popolo la salvezza, effondi su di noi l'abbondanza dei tuoi doni, perché raggiungiamo il bene della perfetta libertà e abbiamo in cielo quella gioia che ora pregustiamo sulla terra. Per il nostro Signore.