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8 Agosto - San Domenico

Ufficio delle letture

 

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 

INNO

 
     Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
 

 
1 ant. Tu solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia.
 

SALMO 135 Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
I (1-9)

Lodate il Signore perché è buono: *
    eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio degli dèi: *
    eterna è la sua misericordia.

Lodate il Signore dei signori: *
    eterna è la sua misericordia.

Egli solo ha compiuto meraviglie: *
    eterna è la sua misericordia.

Ha creato i cieli con sapienza: *
    eterna è la sua misericordia.

Ha stabilito la terra sulle acque:
    eterna è la sua misericordia.

Ha fatto i grandi luminari: *
    eterna è la sua misericordia.

Il sole per regolare il giorno: *
    eterna è la sua misericordia;

la luna e le stelle per regolare la notte: *
    eterna è la sua misericordia.

 
1 ant. Tu solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia.
 

 
2 ant. Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
 

II (10-15)

Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: *
    eterna è la sua misericordia.

Da loro liberò Israele: *
    eterna è la sua misericordia;

con mano potente e braccio teso: *
    eterna è la sua misericordia.

Divise il mar Rosso in due parti: *
    eterna è la sua misericordia.

In mezzo fece passare Israele: *
    eterna è la sua misericordia.

Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *
    eterna è la sua misericordia.


 
2 ant. Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
 

 
3 ant. Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
 

III (16-26)

Guidò il suo popolo nel deserto: *
    eterna è la sua misericordia.

Percosse grandi sovrani: *
    eterna è la sua misericordia;

uccise re potenti: *
    eterna è la sua misericordia.

Seon, re degli Amorrei: *
    eterna è la sua misericordia.

Og, re di Basan: *
    eterna è la sua misericordia.

Diede in eredità il loro paese: *
    eterna è la sua misericordia;

in eredità a Israele suo servo: *
    eterna è la sua misericordia.

Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
    eterna è la sua misericordia;

ci ha liberati dai nostri nemici: *
    eterna è la sua misericordia.

Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
    eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio del cielo: *
    eterna è la sua misericordia.

 
3 ant. Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
 

V. Ascolterai dalla mia bocca la parola,
R. e la trasmetterai ai tuoi fratelli.

PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera di san Pietro, apostolo 5, 1-11
 
I compiti dei pastori e dei fedeli


RESPONSORIO        
SECONDA LETTURA

Dalla «Storia dell'Ordine dei Predicatori»
 
(Libellus de Principiis O.P.; Acta canoniz. sancti Dominici; Monumnta O.P. Mist. 16, Romae 1935, pp. 30 ss., 146-147)
O parlava con Dio, o parlava di Dio

    Domenico era dotato di grande santità ed era sostenuto sempre da un intenso impeto di fervore divino. Bastava vederlo per rendersi conto di essere di fronte a un privilegiato della grazia.
    V'era in lui un'ammirabile inalterabilità di carattere, che si turbava solo per solidarietà col dolore altrui. E poiché il cuore gioioso rende sereno il volto, tradiva la placida compostezza dell'uomo interiore con la bontà esterna e la giovialità dell'aspetto.
    Si dimostrava dappertutto uomo secondo il Vangelo, nelle parole e nelle opere. Durante il giorno nessuno era più socievole, nessuno più affabile con i fratelli e con gli altri. Di notte nessuno era più assiduo e più impegnato nel vegliare e pregare.
    Era assai parco di parole e, se apriva la bocca, era o per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio. Questa era la norma che seguiva e questa pure raccomandava ai fratelli.
    La grazia che più insistentemente chiedeva a Dio era quella di una carità ardente, che lo spingesse a operare efficacemente alla salvezza degli uomini. Riteneva infatti di poter arrivare a essere membro perfetto del corpo di Cristo solo qualora si fosse dedicato totalmente e con tutte le forze a conquistare anime. Voleva imitare in ciò il Salvatore, offertosi tutto per la nostra salvezza.
    A questo fine, ispirato da Dio, fondò l'Ordine dei Frati Predicatori, attuando un progetto provvidenziale da lungo accarezzato.
    Esortava spesso i fratelli, a voce e per lettera, a studiare sempre l'Antico e il Nuovo Testamento. Portava continuamente con sé il vangelo di Matteo e le lettere di san Paolo, e meditava così lungamente queste ultime da arrivare a saperle quasi a memoria.
    Due o tre volte fu eletto vescovo; ma egli sempre rifiuto, volendo piuttosto vivere con i suoi fratelli in povertà. Conservò illibato sino alla fine lo splendore della sua verginità.
    Desiderava di essere flagellato, fatto a pezzi e morire per la fede di Cristo. Gregorio IX ebbe a dire di lui: «Conosco un uomo, che seguì in tutto e per tutto il modo di vivere degli apostoli; non v'è dubbio che egli in cielo sia associato alla loro gloria «.

RESPONSORIO         Cfr. Sir 48,1; Ml 2,6

R. Simile al fuoco, sorse un nuovo araldo della salvezza. * La sua parola bruciava come fiaccola.
V. Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c'era falsità sulle sue labbra.
R. La sua parola bruciava come fiaccola.

ORAZIONE

    Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore.