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26 Luglio - Santissimi Gioachino e Anna - Genitori della B.V. Maria

Ufficio delle letture

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 
       Uniamoci, o fratelli,
con cuore puro e ardente
alla lode festosa
della Chiesa di Cristo.

in questo giorno santo
la carità divina
congiunge san N.
al regno dei beati.

La fiamma dello Spirito
ha impresso nel suo cuore
il sigillo indelebile
dell'Amore di Dio.

Egli è modello e guida
a coloro che servono
le membra dei sofferenti
del corpo del Signore.

Dolce amico dei poveri,
intercedi per noi;
sostieni i nostri passi
nella via dell'Amore.

A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.
 


 
1 ant. Il Signore ci ha liberato
dalla mano dell'oppressore.
 

SALMO 77,40-72 Infedeltà del popolo e fedeltà di Dio
Ciò avvenne come esempio per noi (1Cor 10,6)
IV (40-51)

Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, *
    lo contristarono in quelle solitudini!
Sempre di nuovo tentavano Dio, *
    esasperavano il Santo di Israele.

Non si ricordavano più della sua mano, *
    del giorno che li aveva liberati dall'oppressore,
quando operò in Egitto i suoi prodigi, *
    i suoi portenti nei campi di Tanis.

Egli mutò in sangue i loro fiumi *
    e i loro ruscelli, perché non bevessero.
Mandò tafàni a divorarli *
    e rane a molestarli.

Diede ai bruchi il loro raccolto, *
    alle locuste la loro fatica.
Distrusse con la grandine le loro vigne, *
    i loro sicomori con la brina.

Consegnò alla grandine il loro bestiame, *
    ai fulmini i loro greggi.

Scatenò contro di essi la sua ira ardente, †
    la collera, lo sdegno, la tribolazione,
    e inviò messaggeri di sventure.

Diede sfogo alla sua ira: †
    non li risparmiò dalla morte *
    e diede in preda alla peste la loro vita.

Colpì ogni primogenito in Egitto, *
    nelle tende di Cam la primizia del loro vigore.

 
1 ant. Il Signore ci ha liberato
dalla mano dell'oppressore.
 

 
2 ant. Dio ci ha condotti alla nostra terra,
al monte dove appare la sua santità.
 

V (52-64)

Fece partire come gregge il suo popolo *
    e li guidò come branchi nel deserto.
Li condusse sicuri e senza paura *
    e i loro nemici li sommerse il mare.

Li fece salire al suo luogo santo, *
    al monte conquistato dalla sua destra.

Scacciò davanti a loro i popoli †
    e sulla loro eredità gettò la sorte, *
    facendo dimorare nelle loro tende le tribù di Israele.

Ma ancora lo tentarono, †
    si ribellarono a Dio, l'Altissimo, *
    non obbedirono ai suoi comandi.

Sviati, lo tradirono come i loro padri, *
    fallirono come un arco allentato.
Lo provocarono con le loro alture *
    e con i loro idoli lo resero geloso.

Dio, all'udire, ne fu irritato *
    e respinse duramente Israele.
Abbandonò la dimora di Silo, *
    la tenda che abitava tra gli uomini.

Consegnò in schiavitù la sua forza, *
    la sua gloria in potere del nemico.
Diede il suo popolo in preda alla spada *
    e contro la sua eredità si accese d'ira.

Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, *
    le sue vergini non ebbero canti nuziali.
I suoi sacerdoti caddero di spada *
    e le loro vedove non fecero lamento.

 
2 ant. Dio ci ha condotti alla nostra terra,
al monte dove appare la sua santità.
 

 
3 ant. Elesse la tribù di Giuda
e scelse Davide suo servo
per guidare Israele, suo popolo.
 

VI (65-72)

Ma poi il Signore si destò come da un sonno, *
    come un prode assopito dal vino.
Colpì alle spalle i suoi nemici, *
    inflisse loro una vergogna eterna.

Ripudiò le tende di Giuseppe, *
    non scelse la tribù di Efraim;
ma elesse la tribù di Giuda, *
    il monte Sion che egli ama.

Costruì il suo tempio alto come il cielo *
    e come la terra stabile per sempre.
Egli scelse Davide suo servo *
    e lo trasse dagli ovili delle pecore.

Lo chiamò dal seguito delle pecore madri †
    per pascere Giacobbe suo popolo, *
    la sua eredità Israele.

Fu per loro pastore dal cuore integro *
    e li guidò con mano sapiente.

 
3 ant. Elesse la tribù di Giuda
e scelse Davide suo servo
per guidare Israele, suo popolo.
 

VERSETTO

V. Il Signore conduce il giusto per un buon sentiero,
R. gli rivela il regno di Dio.

PRIMA LETTURA

Dalla lettera ai Colossesi di san Paolo, apostolo 3,1-17
 
La nostra vita è nascosta con Cristo in Dio

    Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.
    Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.
    Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
    La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

oppure

Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo 12,1-21
 
La vita cristiana, culto spirituale a Dio

    Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
    Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera da avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento; chi l'esortazione, all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
    La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi.
    Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini (Mt 5,39-42). Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore (Dt 32,35). Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo (Pro 25,21.22). Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.

RESPONSORIO                    Gal 3,27-28; Ef 4,24

R. Battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più né Giudeo, né Greco: * tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
V. Rivestitevi dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera:
R. tutti voi siete uno in Cristo Gesù.

oppure

Rm 12,2; Ef 4,23-24

R. Trasformatevi, rinnovando la vostra mente, * per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
V. Rinnovatevi nello spirito della vostra mente, rivestite l'uomo nuovo,
R. per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di san Giovanni Damasceno, vescovo
 
(Disc. 6, per la Natività della B.V.M. 2.4.5.6; PG 96,663.667.670)
Li conoscerete dai loro frutti

    Poiché doveva avvenire che la Vergine Madre di Dio nascesse da Anna, la natura non osò precedere il germe della grazia; ma rimase senza il proprio frutto perché la grazia producesse il suo. Doveva nascere infatti quella primogenita dalla quale sarebbe nato il primogenito di ogni creatura «nel quale tutte le cose sussistono» (Col 1,17). O felice coppia, Gioacchino ed Anna! A voi è debitrice ogni creatura, perché per voi la creatura ha offerto al Creatore il dono più gradito, ossia quella casta madre, che sola era degna del creatore.
    Rallègrati Anna «sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia tu che non hai provato i dolori» (Is 54,1). Esulta, o Gioacchino, poiché dalla tua figlia è nato per noi un bimbo, ci è stato dato un figlio, e il suo nome sarà Angelo di grande consiglio, di salvezza per tutto il mondo, Dio forte (cfr. Is 9,6). Questo bambino è Dio.
    O Gioacchino ed Anna, coppia beata, veramente senza macchia! Dal frutto del vostro seno voi siete conosciuti, come una volta disse il Signore: «Li conoscerete dai loro frutti» (Mt 7,16). Voi informaste la condotta della vostra vita in modo gradito a Dio e degno di colei che da voi nacque. Infatti nella vostra casta e santa convivenza avete dato la vita a quella perla di verginità che fu vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto. Quella, dico che sola doveva conservare sempre la verginità e della mente e dell'anima e del corpo.
    O Gioacchino ed Anna, coppia castissima! Voi conservando la castità prescritta dalla legge naturale, avete conseguito, per divina virtù, ciò che supera la natura: avete donato al mondo la madre di Dio che non conobbe uomo. Voi conducendo una vita pia e santa nella condizione umana, avete dato alla luce una figlia più grande degli angeli ed ora regina degli angeli stessi.
    O vergine bellissima e dolcissima! O figlia di Adamo e Madre di Dio. Beato il seno, che ti ha dato la vita! Beate le braccia che ti strinsero e le labbra che ti impressero casti baci, quelle dei tuoi soli genitori, cosicché tu conservassi in tutto la verginità! «Acclami al Signore tutta la terra, gridate, esultate con canti di gioia» (Sal 97,4). Alzate la vostra voce, gridate, non temete.

RESPONSORIO                    Cfr. Lc 2,37.38; 7,16

R. Notte e giorno, con digiuni e preghiere servivano il Signore, * aspettavano la redenzione di Israele.
V. Pregavano Dio di venire a visitare il suo popolo,
R. aspettavano la redenzione d'Israele.

ORAZIONE

    O Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna hai dato il privilegio di avere come figlia Maria, madre del Signore, per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli di godere i beni della salvezza eterna. Per il nostro Signore.