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1 Agosto - Sant'Alfonso Maria de' Liguori - Vescovo e dottore della Chiesa

Ufficio delle letture

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 

       Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
 


 
1 ant. Sorgi in mio aiuto, Signore.
 

SALMO 34,1-2.3c.9-19.22-23.27-28 Il Signore salva nella persecuzione
Si riunirono … e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire (Mt 26,3.4)
I (1-2.3c.9-12)

Signore, giudica chi mi accusa, *
    combatti chi mi combatte.

Afferra i tuoi scudi *
    e sorgi in mio aiuto.
Di' all'anima mia: *
    «Sono io la tua salvezza».

Io invece esulterò nel Signore *
    per la gioia della sua salvezza.

Tutte le mie ossa dicano:
    «Chi è come te, Signore, †
che liberi il debole dal più forte, *
    il misero e il povero dal predatore?».

Sorgevano testimoni violenti, *
    mi interrogavano su ciò che ignoravo,
mi rendevano male per bene: *
    una desolazione per la mia vita.

 
1 ant. Sorgi in mio aiuto, Signore.
 

 
2 ant. Giudica la mia causa, Signore,
difendimi con la tua forza.
 

II (13-16)

Io, quand'erano malati, vestivo di sacco, †
    mi affliggevo col digiuno, *
    riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.

Mi angustiavo come per l'amico, per il fratello, *
    come in lutto per la madre
        mi prostravo nel dolore.

Ma essi godono della mia caduta, si radunano, *
    si radunano contro di me
        per colpirmi all'improvviso.

Mi dilaniano senza posa, †
    mi mettono alla prova, scherno su scherno, *
    contro di me digrignano i denti.

 
2 ant. Giudica la mia causa, Signore,
difendimi con la tua forza.
 

 
3 ant. Celebrerò la tua giustizia, Signore,
canterò la tua lode per sempre.
 

III (17-19.22-23.27-28)

Fino a quando, Signore, starai a guardare? †
    Libera la mia vita dalla loro violenza, *
    dalle zanne dei leoni l'unico mio bene.

Ti loderò nella grande assemblea, *
    ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.

Non esultino su di me i nemici bugiardi, *
    non strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo.

Signore, tu hai visto, non tacere; *
    Dio, da me non stare lontano.
Dèstati, svègliati per il mio giudizio, *
    per la mia causa, Signore mio Dio.

Esulti e gioisca chi ama il mio diritto, †
    dica sempre: «Grande è il Signore *
    che vuole la pace del suo servo».

La mia lingua celebrerà la tua giustizia, *
    canterà la tua lode per sempre.

 
3 ant. Celebrerò la tua giustizia, Signore,
canterò la tua lode per sempre.
 

VERSETTO

V. Ascolterai dalla mia bocca la parola,
R. e la trasmetterai ai tuoi fratelli.

PRIMA LETTURA

Dalla lettera a Tito di san Paolo, apostolo 1,7-11; 2,1-8
 
La dottrina dell'Apostolo sulle doti e i compiti del vescovo

    Carissimo, il vescovo, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.
    Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente. A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare.
    Tu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina: vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, per formare le giovani all'amore del marito e dei figli, ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.
    Esorta ancora i più giovani a essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro.

RESPONSORIO                    Cfr. At 20,28; 1Cor 4,2

R. Vegliate sul gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posto come vescovi, * per guidare la Chiesa di Dio, acquistata nel sangue del suo Figlio.
V. A chi amministra, si chiede di essere fedele,
R. per guidare la Chiesa di Dio, acquistata nel sangue del suo Figlio.

SECONDA LETTURA

Dalla «Pratica di amare Gesù Cristo» di sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo
 
(Cap. 1,1-5)
L'amore di Cristo

    Tutta la santità e la perfezione di un'anima consiste nell'amar Gesù Cristo nostro Dio, nostro sommo bene e nostro Salvatore. La carità è quella che unisce e conserva tutte le virtù che rendono l'uomo perfetto.
    Forse Iddio non si merita tutto il nostro amore? Egli ci ha amati sin dall'eternità. «Uomo, dice il Signore, considera ch'io sono stato il primo ad amarti. Tu non eri ancora al mondo, il mondo neppur v'era ed io già t'amavo. Da che sono Dio, io t'amo, Vedendo Iddio che gli uomini si fan tirare dai benefici, volle per mezzo de' suoi doni cattivarli al suo amore. Disse pertanto: «Voglio tirare gli uomini ad amarmi con quei lacci con cui gli uomini si fanno tirare, cioè coi legami dell'amore». Tali appunto sono stati i doni fatti da Dio all'uomo. Egli dopo di averlo dotato di anima colle potenze a sua immagine, di memoria, intelletto e volontà, e di corpo fornito dei sensi, ha creato per lui il cielo e la terra e tante altre cose tutte per amor dell'uomo; acciocché servano all'uomo, e l'uomo l'ami per gratitudine di tanti doni.
    Ma Iddio non è stato contento di donarci tutte queste belle creature. Egli per cattivarsi tutto il nostro amore è giunto a donarci tutto se stesso. L'Eterno Padre è giunto a darci il suo medesimo ed unico Figlio. Vedendo che noi eravamo tutti morti e privi della sua grazia per causa del peccato, che fece? Per l'amor immenso, anzi, come scrive l'Apostolo, pel troppo amore che ci portava mandò il Figlio diletto a soddisfare per noi, e così renderci quella vita che il peccato ci aveva tolta.
    E dandoci il Figlio (non perdonando al Figlio per perdonare a noi), insieme col Figlio ci ha donato ogni bene: la sua grazia, il suo amore e il paradiso; poiché tutti questi beni sono certamente minori del Figlio: «Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?» (Rm 8,32).

RESPONSORIO                    Sal 144,19-20; 1Gv 3,9

R. Il Signore appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva. * Il Signore protegge quanti lo amano.
V. Chiunque è nato da Dio non commette peccato perché un germe divino dimora in lui.
R. Il Signore protegge quanti lo amano.

ORAZIONE

    O Dio, che proponi alla tua Chiesa modelli sempre nuovi di vita cristiana, fa' che imitiamo l'ardore apostolico del santo vescovo Alfonso Maria de' Liguori nel servizio dei fratelli, per ricevere con lui il premio riservato ai tuoi servi fedeli. Per il nostro Signore.