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10 Novembre - S Leone Magno - Papa e dottore della Chiesa


Ufficio delle Letture

  

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 

       Frumento di Cristo noi siamo
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
 


 
1 ant. Ringrazino Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.
 

SALMO 106 Ringraziamento per la liberazione
Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d'Israele recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti (At 10,36)
I (1-16)

Celebrate il Signore perché è buono, *
    perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
    che egli liberò dalla mano del nemico

e radunò da tutti i paesi, †
    dall'oriente e dall'occidente, *
    dal settentrione e dal mezzogiorno.

Vagavano nel deserto, nella steppa, *
    non trovavano il cammino
        per una città dove abitare.

Erano affamati e assetati, *
    veniva meno la loro vita.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
    ed egli li liberò dalle loro angustie.

Li condusse sulla via retta, *
    perché camminassero verso una città dove abitare.

Ringrazino il Signore per la sua misericordia, *
    per i suoi prodigi a favore degli uomini;

poiché saziò il desiderio dell'assetato, *
    e l'affamato ricolmò di beni.

Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte, *
    prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
    e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo.

Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *
    cadevano e nessuno li aiutava.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
    ed egli li liberò dalle loro angustie.

Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte *
    e spezzò le loro catene.

Ringrazino il Signore per la sua misericordia, *
    per i suoi prodigi a favore degli uomini;

perché ha infranto le porte di bronzo *
    e ha spezzato le barre di ferro.

 
1 ant. Ringrazino Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.
 

 
2 ant. Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
le meraviglie che hai fatto per noi.
 

II (17-32)

Stolti per la loro iniqua condotta, *
    soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
    e già toccavano le soglie della morte.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
    ed egli li liberò dalle loro angustie.

Mandò la sua parola e li fece guarire, *
    li salvò dalla distruzione.

Ringrazino il Signore per la sua misericordia *
    e per i suoi prodigi a favore degli uomini.

Offrano a lui sacrifici di lode, *
    narrino con giubilo le sue opere.

Coloro che solcavano il mare sulle navi *
    e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
    i suoi prodigi nel mare profondo.

Egli parlò e fece levare *
    un vento burrascoso che sollevò i suoi flutti.

Salivano fino al cielo, †
    scendevano negli abissi; *
    la loro anima languiva nell'affanno.

Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *
    tutta la loro perizia era svanita.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
    ed egli li liberò dalle loro angustie.

Ridusse la tempesta alla calma, *
    tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
    ed egli li condusse al porto sospirato.

Ringrazino il Signore per la sua misericordia *
    e per i suoi prodigi a favore degli uomini.

Lo esaltino nell'assemblea del popolo, *
    lo lodino nel consesso degli anziani.

 
2 ant. Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
le meraviglie che hai fatto per noi.
 

 
3 ant. I giusti vedano le opere di Dio,
ne gioiscano e comprendano il suo amore.
 

III (33-43)


Ridusse i fiumi a deserto, *
    a luoghi aridi le fonti d'acqua
e la terra fertile a palude *
    per la malizia dei suoi abitanti.

Ma poi cambiò il deserto in lago, *
    e la terra arida in sorgenti d'acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
    ed essi fondarono una città dove abitare.

Seminarono campi e piantarono vigne, *
    e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
    non lasciò diminuire il loro bestiame.

Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *
    perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti, *
    li fece vagare in un deserto senza strade.

Ma risollevò il povero dalla miseria *
    e rese le famiglie numerose come greggi.

Vedono i giusti e ne gioiscono *
    e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
    e comprenderà la bontà del Signore.

 
3 ant. I giusti vedano le opere di Dio,
ne gioiscano e comprendano il suo amore.
 

VERSETTO

V. Ascolterai dalla mia bocca la parola,
R. e la trasmetterai ai tuoi fratelli.

PRIMA LETTURA

Dalla lettera a Tito di san Paolo, apostolo 1,7-11; 2,1-8
 
La dottrina dell'Apostolo sulle doti e i compiti del vescovo

    Carissimo, il vescovo, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.
    Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente. A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare.
    Tu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina: vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, per formare le giovani all'amore del marito e dei figli, ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.
    Esorta ancora i più giovani a essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro.

RESPONSORIO                    Cfr. At 20,28; 1Cor 4,2

R. Vegliate sul gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posto come vescovi, * per guidare la Chiesa di Dio, acquistata nel sangue del suo Figlio.
V. A chi amministra, si chiede di essere fedele,
R. per guidare la Chiesa di Dio, acquistata nel sangue del suo Figlio.

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
 
(Disc. 4,1-2; PL 54,148-149)
Il servizio specifico del nostro ministero

    Tutta la Chiesa di Dio è ordinata in gradi gerarchici distinti, in modo che l'intero sacro corpo sia formato da membra diverse. Ma, come dice l'Apostolo, tutti noi siamo uno in Cristo (cfr. Gal 3, 28). La divisione degli uffici non è tale da impedire che ogni parte, per quanto piccola, sia collegata con il capo. Per l'unità della fede e del battesimo c'è dunque fra noi, o carissimi, una comunione indissolubile sulla base di una comune dignità. Lo afferma l'apostolo Pietro: «Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo» (1Pt 2,5), e più avanti: «Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato» (1Pt 2,9).
    Tutti quelli che sono rinati in Cristo conseguono dignità regale per il segno della croce. Con l'unzione dello Spirito Santo poi sono consacrati sacerdoti. Non c'è quindi solo quel servizio specifico proprio del nostro ministero, perché tutti i cristiani sono rivestiti di un carisma spirituale e soprannaturale, che li rende partecipi della stirpe regale e dell'ufficio sacerdotale. Non è forse funzione regale il fatto che un'anima, sottomessa a Dio, governi il suo corpo? Non è forse funzione sacerdotale consacrare al Signore una coscienza pura e offrirgli sull'altare del cuore i sacrifici immacolati del nostro culto? Per grazia di Dio queste funzioni sono comuni a tutti. Ma da parte vostra è cosa santa e lodevole che vi rallegriate per il giorno della nostra elezione come di un vostro onore personale. Così tutto il corpo della Chiesa riconosce che il carattere sacro della dignità pontificia è unico. Mediante l'unzione santificatrice, esso rifluisce certamente con maggiore abbondanza nei gradi più alti della gerarchia, ma discende anche in considerevole misura in quelli più bassi,
    La comunione di tutti con questa nostra Sede è, quindi, o carissimi, il grande motivo della letizia. Ma gioia più genuina e più alta sarà per noi se non vi fermerete a considerare la nostra povera persona, ma piuttosto la gloria del beato Pietro apostolo.
    Si celebri dunque in questo giorno venerando soprattutto colui che si trovò vicino alla sorgente stessa dei carismi e da essa ne fu riempito e come sommerso. Ecco perché molte prerogative erano esclusive della sua persona e, d'altro canto, niente è stato trasmesso ai successori che non si trovasse già in lui.
    Allora il Verbo fatto uomo abitava già in mezzo a noi. Cristo aveva già dato tutto se stesso per la redenzione del genere umano.

RESPONSORIO                    Cfr. Mt 16,18; Sal 47,9

R. Gesù disse a Simone: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa; * le potenze degli inferi non la vinceranno,
V. Dio la rende stabile per sempre:
R. le potenze degli inferi non la vinceranno.

ORAZIONE

    O Dio, che non permetti alle potenze del male di prevalere contro la tua Chiesa, fondata sulla roccia di Pietro, per l'intercessione del papa san Leone Magno fa' che resti salda nella tua verità e proceda sicura nella pace. Per il nostro Signore.