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Tempo di Avvento

Mercoledì prima settimana - Ufficio delle Letture

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 
       Verbo, splendore del Padre,
nella pienezza dei tempi
tu sei disceso dal cielo,
per redimere il mondo.

Il tuo Vangelo di pace
ci liberi da ogni colpa,
infonda la luce alle menti
speranza al nostri cuori

Quando verrai come giudice,
fra gli splendori del cielo,
accoglici alla tua destra
nell'assemblea dei beati.

Sia lode al Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
 


 
1 ant. Ti amo Signore mia forza. †
 

SALMO 17,2-30 Ringraziamento per la salvezza e la vittoria
Le potenze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande … Quando cominceranno ad accadere queste cose alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21,26)
I (2-7)

Ti amo, Signore, mia forza, *
    † Signore, mia roccia,
        mia fortezza, mio liberatore;

mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; *
    mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.

Invoco il Signore, degno di lode, *
    e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte, *
    mi travolgevano torrenti impetuosi;
già mi avvolgevano i lacci degli inferi, *
    già mi stringevano agguati mortali.

Nel mio affanno invocai il Signore, *
    nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce, *
    al suo orecchio pervenne il mio grido.

 
1 ant. Ti amo Signore mia forza.
 

 
2 ant. Il Signore mi ha liberato,
perché mi vuole bene.
 

II (8-20)

La terra tremò e si scosse; †
    vacillarono le fondamenta dei monti, *
    si scossero perché egli era sdegnato.

Dalle sue narici saliva fumo, †
    dalla sua bocca un fuoco divorante; *
    da lui sprizzavano carboni ardenti.

Abbassò i cieli e discese, *
    fosca caligine sotto i suoi piedi.
Cavalcava un cherubino e volava, *
    si librava sulle ali del vento.

Si avvolgeva di tenebre come di velo, *
    acque oscure e dense nubi lo coprivano.
Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi *
    con grandine e carboni ardenti.

Il Signore tuonò dal cielo, †
    l'Altissimo fece udire la sua voce: *
    grandine e carboni ardenti.

Scagliò saette e li disperse, *
    fulminò con folgori e li sconfisse.

Allora apparve il fondo del mare, *
    si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore, *
    per lo spirare del tuo furore.

Stese la mano dall'alto e mi prese, *
    mi sollevò dalle grandi acque,

mi liberò da nemici potenti, †
    da coloro che mi odiavano *
    ed eran più forti di me.

Mi assalirono nel giorno di sventura, *
    ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo, *
    mi liberò perché mi vuol bene.

 
2 ant. Il Signore mi ha liberato,
perché mi vuole bene.
 

 
3 ant. Signore, tu sei luce alla mia lampada,
tu rischiari le mie tenebre.
 

III (21-30)

Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, *
    mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
perché ho custodito le vie del Signore, *
    non ho abbandonato empiamente il mio Dio.

I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, *
    non ho respinto da me la sua legge;
ma integro sono stato con lui *
    e mi sono guardato dalla colpa.

Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, *
    secondo l'innocenza delle mie mani
        davanti ai suoi occhi.

Con l'uomo buono tu sei buono *
    con l'uomo integro tu sei integro,
con l'uomo puro tu sei puro, *
    con il perverso tu sei astuto.

Perché tu salvi il popolo degli umili, *
    ma abbassi gli occhi dei superbi.

Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; *
    il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere, *
    con il mio Dio scavalcherò le mura.

 
3 ant. Signore, tu sei luce alla mia lampada,
tu rischiari le mie tenebre.
 

VERSETTO

V. Fa' che torniamo a te, Signore nostro Dio:
R. mostraci il tuo volto, e saremo salvi.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaia 5,1-7
 
Cantico alla vigna: l'amore del Signore
per il suo popolo infedele

Canterò per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica.
Or dunque, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha fatto uva selvatica?
Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa di Israele;
gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.

RESPONSORIO                    Sal 79,14.15.3.16.15

R. La tua vigna è devastata: guarda, o Dio, risveglia la tua potenza, * non lasciar morire ciò che la tua mano ha piantato.
V. Dio onnipotente, guarda dal cielo e visita questa vigna:
R. non lasciar morire ciò che la tua mano ha piantato.

SECONDA LETTURA


RESPONSORIO                    Cfr. Sal 28,11; Is 40,10

R. Ecco, il Signore viene, vestito di splendore e di forza; visita il suo popolo con la pace, e dona una vita senza fine.
V. Ecco, il nostro Dio viene con potenza,
R. e dona una vita senza fine.

ORAZIONE

    O Dio grande e misericordioso, prepara con la tua potenza il nostro cuore a incontrare il Cristo che viene, perché ci trovi degni di partecipare al banchetto della vita e ci serva egli stesso nel suo avvento glorioso. Per il nostro Signore.