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Tempo di Avvento

Martedì quarta settimana - Ufficio delle letture

 

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode

Gloria al Padre e al Figlio *
  e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, *
  nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

 

       Adoriamo il mistero
del Cristo redentore,
nato da Maria Vergine.

Nel suo grembo purissimo
egli si è fatto uomo
per divino consiglio.

Maria, piena di grazia,
intatta, semptre vergine,
è il tempio dell'Altissimo.

Come sole che sorge,
come sposo dal talamo,
Dio viene a salvarci.

O luce, che risplende
nella notte del mondo,
vinci le nostre tenebre.

O Gesù, re di gloria,
mediatore per gli uomini,
da' il perdono e la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
ora e sempre nei secoli. Amen.
 


 
1 ant. A te giunga Signore il mio grido:
non nascondermi il tuo volto.
 

SALMO 101 Aspirazioni e preghiere di un esule
Sia benedetto Dio … il quale ci consola in ogni nostra tribolazione (2Cor 1,4)
I (2-12)

Signore, ascolta la mia preghiera, *
    a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; †
    nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l'orecchio. *
    Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni *
    e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
    dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere *
    aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
    sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo *
    come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
    furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, *
    alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
    perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, *
    e io come erba inaridisco.

 
1 ant. A te giunga Signore il mio grido:
non nascondermi il tuo volto.
 

 
2 ant. Volgiti, Signore, alla preghiera del povero.
 

II (13-23)

Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
    il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
    perché è tempo di usarle misericordia: *
    l'ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
    e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore *
    e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
    e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero *
    e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura *
    e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, *
    dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
    per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
    e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
    e i regni per servire il Signore.

 
2 ant. Volgiti, Signore, alla preghiera del povero.
 

 
3 ant. In principio, Signore, hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
 

III (24-29)

Ha fiaccato per via la mia forza, *
    ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, †
    non rapirmi a metà dei miei giorni; *
    i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, *
    i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, *
    tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
    ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso *
    e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
    resterà salda davanti a te la loro discendenza.

 
3 ant. In principio, Signore, hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
 

VERSETTO

V. Venga a noi la tua misericordia, o Dio
R. il Salvatore che hai promesso.

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaia 51,1-11
 
Promessa di salvezza ai credenti, figli di Abramo

Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,
voi che cercate- il Signore;
guardate alla roccia da cui siete stati tagliati,
alla cava da cui siete stati estratti.
Guardate ad Abramo vostro padre,
a Sara che vi ha partorito;
poiché io chiamai lui solo:
lo benedissi e lo moltiplicai.
Davvero il Signore ha pietà di Sion,
ha pietà di tutte le sue rovine,
rende il suo deserto come l'Edén,
la sua steppa come il giardino del Signore.
Giubilo e gioia saranno in essa,
ringraziamenti e inni di lode!
Ascoltatemi attenti, o popoli;
nazioni, porgetemi l'orecchio.
Poiché da me uscirà la legge,
il mio diritto sarà luce dei popoli.
La mia vittoria è vicina,
si manifesterà come luce la mia salvezza;
le mie braccia governeranno i popoli.
In me spereranno le isole,
avranno fiducia nel mio braccio.
Alzate al cielo i vostri occhi
e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,
la mia giustizia non sarà annientata.
Ascoltatemi, esperti della giustizia,
popolo che porti nel cuore la mia legge.
Non temete l'insulto degli uomini,
non vi spaventate per i loro scherni;
poiché le tarme li roderanno come una veste
e la tignola li roderà come lana
ma la mia giustizia durerà per sempre,
la mia salvezza di generazione in generazione.
Svegliati, svegliati, rivestiti di forza,
o braccio del Signore.
Svegliati come nei giorni antichi,
al tempo delle generazioni passate.
Non hai tu forse fatto a pezzi Raab,
non hai trafitto il drago?
Forse non hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso
e non hai fatto delle profondità del mare una strada,
perché vi passassero i redenti?
I riscattati dal Signore ritorneranno
e verranno in Sion con esultanza;
felicità perenne sarà sul loro capo;
giubilo e felicità li seguiranno;
svaniranno afflizione e sospiri.

RESPONSORIO                    Cfr. Is 51,4; 35,10

R. Popolo mio, fa' attenzione; ascoltatemi, o mia gente: * vicino ormai è il Giusto, viene il Salvatore.
V. Torneranno i liberati dal Signore, verranno in Sion con canti di gioia:
R. vicino ormai è il Giusto, viene il Salvatore.

SECONDA LETTURA

Dal trattato «Contro Noèto» di Sant'Ippolito, sacerdote
 
(Cap. 9-12; PG 10,815-819)
Rivelazione di Dio invisibile

    Uno solo è Dio, fratelli, colui che noi non conosciamo per altra via che quella delle Sacre Scritture.
    Noi dobbiamo quindi sapere tutto quanto le divine Scritture ci annunziano e conoscere quanto esse ci insegnano. Dobbiamo credere al Padre, come lui vuole che gli crediamo, glorificare il Figlio come vuole che lo glorifichiamo, ricevere lo Spirito Santo come desidera che lo riceviamo.
    Procuriamo di arrivare a una comprensione delle realtà divine non secondo la nostra intelligenza e non certo facendo violenza ai doni di Dio, ma nella maniera in cui egli stesso volle rivelarsi nelle Sacre Scritture.
    Dio esisteva in sé perfettamente solo. Nulla c'era che fosse in qualche modo partecipe della sua eternità. Allora egli stabilì di creare il mondo. Come lo pensò, come lo volle e come lo descrisse con la sua parola, così anche lo creò. Il mondo cominciò ad esistere, perciò, come lo aveva desiderato. E quale lo aveva progettato, tale lo realizzò. Dunque Dio esisteva nella sua unicità e nulla c'era che fosse coeterno con lui. Niente esisteva se non Dio. Egli era solo, ma completo in tutto. In lui si trovava intelligenza, sapienza, potenza e consiglio. Tutto era in lui ed egli era il tutto. Quando volle, e nella misura in cui volle, egli, nel tempo da lui prefissato, ci rivelò il suo Verbo per mezzo del quale aveva creato tutte le cose.
    Poiché dunque Dio possedeva in sé la sua Parola, ed essa era inaccessibile per il mondo creato, egli la rese accessibile. Pronunziando una prima parola e, generando luce da luce, presentò alla stessa creazione come Signore il suo stesso Pensiero, e rese visibile colui che egli solo conosceva e vedeva in se stesso e che prima era assolutamente invisibile per il mondo creato. Lo rivelò perché il mondo lo vedesse e così potesse essere salvato.
    Questi è la Sapienza che venendo nel mondo si rivelò Figlio di Dio. Tutto fu creato per mezzo di lui, ma egli è l'unico che viene dal Padre.
    Questi poi diede una legge e dei profeti e li fece parlare nello Spirito Santo perché ricevendo l'ispirazione della potenza del Padre, annunziassero il volere e il disegno del Padre.
    Così dunque fu rivelato il Verbo di Dio, come dice il beato Giovanni che sommariamente riprende le cose già dette dai profeti mostrando che questi è il Verbo, nel quale tutto fu creato. Dice Giovanni: «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto» (Gv 1,1).
    Più avanti dice: «Il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo ha conosciuto. Venne presso i suoi, ma i suoi non lo hanno accolto» (Gv 1,10-11).

RESPONSORIO                    Cfr. Is 9,6.7; Gv 1,4

R. Per noi nascerà un bambino, e sarà chiamato Dio, il Forte; * regnerà sul trono di Davide suo padre, e porterà le insegne del dominio.
V. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini.
R. Regnerà sul trono di Davide suo padre, e porterà le insegne del dominio.

ORAZIONE

    O Dio onnipotente ed eterno, è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e si è degnato di abitare fra noi. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.